The China Mail - Cgia, al 1 maggio sono 300 mila i lavoratori in più dal 2023

USD -
AED 3.672975
AFN 69.502091
ALL 84.423342
AMD 383.649973
ANG 1.789699
AOA 917.000219
ARS 1326.261402
AUD 1.537858
AWG 1.8025
AZN 1.699432
BAM 1.677927
BBD 2.021611
BDT 121.653562
BGN 1.68069
BHD 0.376832
BIF 2948.5
BMD 1
BND 1.285244
BOB 6.918266
BRL 5.459698
BSD 1.001188
BTN 87.580376
BWP 13.460705
BYN 3.305122
BYR 19600
BZD 2.011213
CAD 1.375255
CDF 2889.999994
CHF 0.807702
CLF 0.024779
CLP 972.079583
CNY 7.18315
CNH 7.18428
COP 4045.65
CRC 506.856895
CUC 1
CUP 26.5
CVE 95.250281
CZK 21.019777
DJF 177.720281
DKK 6.41485
DOP 61.000328
DZD 129.789621
EGP 48.546597
ERN 15
ETB 138.174957
EUR 0.85946
FJD 2.255901
FKP 0.748619
GBP 0.745105
GEL 2.697456
GGP 0.748619
GHS 10.549702
GIP 0.748619
GMD 72.500926
GNF 8674.999926
GTQ 7.681782
GYD 209.4774
HKD 7.849991
HNL 26.350119
HRK 6.476002
HTG 131.389867
HUF 341.119497
IDR 16314.65
ILS 3.425205
IMP 0.748619
INR 87.460121
IQD 1310
IRR 42124.999899
ISK 122.719583
JEP 0.748619
JMD 160.308847
JOD 0.70899
JPY 147.402499
KES 129.50442
KGS 87.449592
KHR 4009.999772
KMF 422.498484
KPW 900.062687
KRW 1386.019787
KWD 0.304875
KYD 0.834409
KZT 539.457711
LAK 21599.999891
LBP 89550.000244
LKR 301.01706
LRD 200.999831
LSL 17.770129
LTL 2.95274
LVL 0.60489
LYD 5.435017
MAD 9.062031
MDL 16.865775
MGA 4435.000338
MKD 52.846646
MMK 2099.545551
MNT 3592.45472
MOP 8.095383
MRU 39.91387
MUR 45.330041
MVR 15.398797
MWK 1736.494114
MXN 18.645802
MYR 4.234046
MZN 63.959777
NAD 17.770594
NGN 1530.529969
NIO 36.750274
NOK 10.24927
NPR 140.128602
NZD 1.681589
OMR 0.384509
PAB 1.001274
PEN 3.556499
PGK 4.140497
PHP 57.132989
PKR 282.550445
PLN 3.655055
PYG 7498.981233
QAR 3.640502
RON 4.359099
RSD 100.68598
RUB 79.249
RWF 1441.5
SAR 3.752798
SBD 8.217066
SCR 14.624735
SDG 600.503518
SEK 9.592085
SGD 1.28507
SHP 0.785843
SLE 23.101353
SLL 20969.503947
SOS 571.499464
SRD 37.120425
STD 20697.981008
STN 21.25
SVC 8.760965
SYP 13001.872254
SZL 17.770413
THB 32.331941
TJS 9.361496
TMT 3.51
TND 2.880496
TOP 2.342097
TRY 40.60424
TTD 6.785259
TWD 29.838797
TZS 2484.999948
UAH 41.495678
UGX 3574.109583
UYU 40.193719
UZS 12524.999654
VES 128.74775
VND 26215
VUV 120.338221
WST 2.772398
XAF 562.756142
XAG 0.026211
XAU 0.000295
XCD 2.70255
XCG 1.804471
XDR 0.700098
XOF 565.497109
XPF 102.675058
YER 240.449637
ZAR 17.739785
ZMK 9001.202394
ZMW 23.208349
ZWL 321.999592
Cgia, al 1 maggio sono 300 mila i lavoratori in più dal 2023
Cgia, al 1 maggio sono 300 mila i lavoratori in più dal 2023

Cgia, al 1 maggio sono 300 mila i lavoratori in più dal 2023

Maggior crescita nel Mezzogiorno (+3,5%), prima Puglia con +6,3%

Dimensione del testo:

Rispetto a aprile 2023, a febbraio 2024 (ultimo dato provvisorio di Istat), il numero degli occupati in Italia è salito di 292mila unità; pertanto, quest'anno festeggiano il primo maggio quasi 300mila lavoratori in più. Lo sottolinea la Cgia, che sulla base dei dati Istat rileva che nell'aprile del 2023 gli occupati erano 23.481.000, a fronte dei 23.773.000 a febbraio 2024. Il 98% delle imprese ha meno di 20 addetti. Al netto dei lavoratori nel pubblico impiego, nelle Pmi lavora il 60% circa degli occupati. Se, a differenza dei dati provvisori, si prende in considerazione quelli ufficiali, nel 2023, ricorda la Cgia citando dati istat, gli occupati erano 23,6 milioni di unità, +471 mila rispetto al periodo pre-Covid, di cui 213 mila nel Mezzogiorno (+3,5%). Le previsioni dicono che lo stock totale degli occupati crescerà ancora, sfiorando i 24 milioni entro il 2025. Nel 2023 si è raggiunta un'incidenza dell'84% dei dipendenti con un contratto a tempo indeterminato (15,57 milioni su 18,54 milioni). Se si confronta il numero di lavoratori dipendenti del 2023 con il posto fisso sempre con lo stesso dato del periodo pre-pandemico, l'aumento è stato di 742 mila unità (+5%). Il numero dei lavoratori altamente specializzati/qualificati è salito nell'ultimo anno del 5,8% (+464 mila), pari al 96,5% dei nuovi posti di lavoro creati nel 2023; mentre rispetto al 2019 la variazione è del +2,3%, ma più contenuta sull'anno prima (+192 mila) con una incidenza del 40,7% sui nuovi posti di lavoro creati in questo ultimo quadriennio. Rimangono però ancora delle criticità, prima fra tutte il basso tasso di occupazione: tra i 20 Paesi dell'Area dell'Euro, l'Italia è ultima con un 61,5%, contro una media del 70,1% dell'Eurozona. I lavoratori autonomi; rispetto al 2019 sono scesi di 223 mila unità (-4,2%), sebbene nell'ultimo anno ci sia stata una lieve ripresa (+62 mila; +1,3%). Senza contare che l'Italia è su livelli retributivi mediamente più bassi degli altri Paesi UE. Il Mezzogiorno ha avuto gli incrementi occupazionali più importanti. Rispetto al 2019 la Puglia con +6,3% (+77mila), poi Liguria (+31mila) e Sicilia (+69mila) entrambe con il +5,2%, la Campania +3,6% (+58 mila) e la Basilicata con il +3,5% (+7 mila). A livello provinciale nella crescita primeggia Lecce (+16,5%;+36.500). Poi Benevento (+12,4%;+10 mila), Enna (+11,2%;+4.800), Frosinone (+10,9%;+16.600) e Ragusa (+9,4%;+10 mila). Non tutto il Mezzogiorno ha risultati positivi. Tra gli ultimi posti della graduatoria provinciale ci sono con -4,3% il Sud Sardegna (-4.900) e Siracusa (-5.000), Caltanissetta (-5,2%;-3.400), Sassari (-6,8%;-12.600) e ultima Fermo (-7,9%;-6 mila).

U.Feng--ThChM