The China Mail - Risolto l'enigma dell'eruzione che nel 1831 portò freddo e fame

USD -
AED 3.672506
AFN 66.340342
ALL 82.106419
AMD 381.544224
ANG 1.790403
AOA 916.999803
ARS 1450.243801
AUD 1.511076
AWG 1.8
AZN 1.698566
BAM 1.664936
BBD 2.016864
BDT 122.371669
BGN 1.667499
BHD 0.377003
BIF 2969.098493
BMD 1
BND 1.291053
BOB 6.919213
BRL 5.50899
BSD 1.001366
BTN 91.000255
BWP 13.225504
BYN 2.934549
BYR 19600
BZD 2.01397
CAD 1.377645
CDF 2249.999573
CHF 0.796695
CLF 0.023303
CLP 914.180285
CNY 7.04195
CNH 7.039031
COP 3840.98
CRC 499.702052
CUC 1
CUP 26.5
CVE 93.866519
CZK 20.72515
DJF 178.318627
DKK 6.371115
DOP 64.339831
DZD 129.462417
EGP 47.450402
ERN 15
ETB 155.450668
EUR 0.852785
FJD 2.279497
FKP 0.747395
GBP 0.747085
GEL 2.694956
GGP 0.747395
GHS 11.516132
GIP 0.747395
GMD 73.499041
GNF 8707.755172
GTQ 7.668341
GYD 209.500298
HKD 7.778581
HNL 26.382906
HRK 6.422699
HTG 131.139865
HUF 328.934502
IDR 16699
ILS 3.230975
IMP 0.747395
INR 90.29225
IQD 1311.829879
IRR 42122.50109
ISK 126.209637
JEP 0.747395
JMD 160.721886
JOD 0.709003
JPY 155.195501
KES 128.950205
KGS 87.450233
KHR 4009.534349
KMF 420.000163
KPW 900.00025
KRW 1479.679879
KWD 0.30672
KYD 0.834514
KZT 516.168027
LAK 21694.993168
LBP 89673.319457
LKR 309.986848
LRD 177.245254
LSL 16.816195
LTL 2.95274
LVL 0.60489
LYD 5.425238
MAD 9.163701
MDL 16.863101
MGA 4523.708181
MKD 52.470938
MMK 2099.766038
MNT 3546.841984
MOP 8.023955
MRU 39.714821
MUR 46.050242
MVR 15.410203
MWK 1736.358219
MXN 17.9617
MYR 4.085971
MZN 63.910185
NAD 16.816195
NGN 1453.670004
NIO 36.851962
NOK 10.198195
NPR 145.600579
NZD 1.731345
OMR 0.384497
PAB 1.001362
PEN 3.373202
PGK 4.257257
PHP 58.563502
PKR 280.63591
PLN 3.595406
PYG 6726.001217
QAR 3.65106
RON 4.341957
RSD 100.106985
RUB 79.052667
RWF 1457.989274
SAR 3.750735
SBD 8.163401
SCR 14.132414
SDG 601.500308
SEK 9.313503
SGD 1.29216
SHP 0.750259
SLE 23.797375
SLL 20969.503664
SOS 572.316336
SRD 38.677977
STD 20697.981008
STN 20.856389
SVC 8.762274
SYP 11058.470992
SZL 16.801808
THB 31.438977
TJS 9.202605
TMT 3.51
TND 2.924236
TOP 2.40776
TRY 42.71899
TTD 6.793253
TWD 31.570964
TZS 2462.493972
UAH 42.230357
UGX 3565.165574
UYU 39.17596
UZS 12141.823444
VES 273.244101
VND 26346.5
VUV 121.461818
WST 2.779313
XAF 558.403848
XAG 0.015085
XAU 0.000231
XCD 2.70255
XCG 1.804724
XDR 0.694475
XOF 558.406225
XPF 101.523793
YER 238.35032
ZAR 16.75448
ZMK 9001.206563
ZMW 23.006823
ZWL 321.999592
Risolto l'enigma dell'eruzione che nel 1831 portò freddo e fame
Risolto l'enigma dell'eruzione che nel 1831 portò freddo e fame

Risolto l'enigma dell'eruzione che nel 1831 portò freddo e fame

Fu un vulcano del Pacifico, non quello del Canale di Sicilia

Dimensione del testo:

Risolto dopo quasi due secoli il mistero della gigantesca eruzione vulcanica che nel 1831 sconvolse il clima globale, abbassando la temperatura di un grado nell'emisfero nord e causando gravi carestie: l'analisi delle ceneri ancora intrappolate nelle carote di ghiaccio prelevate in Groenlandia dimostra che il vero colpevole è stato il vulcano Zavaritskii sulla remota isola disabitata di Simushir (contesa tra Russia e Giappone), mentre sarebbe scagionato il vulcano che diede origine all'Isola Ferdinandea in Sicilia. Lo studio, guidato dall'Università di St. Andrew nel Regno Unito, è pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas). L'eruzione del 1831 ha rappresentato un annoso rompicapo per gli studiosi. La sua esatta localizzazione è stata a lungo dibattuta, mentre le uniche certezze riguardavano le pesanti conseguenze di quell'evento: i gas solforosi emessi nell'atmosfera avevano infatti oscurato il cielo e raffreddato la temperatura globale, causando carestie e rivolte sociali soprattutto in India e Giappone. Gli effetti dell'eruzione si fecero sentire anche in Europa, dove perfino il compositore Felix Mendelssohn, durante un suo viaggio estivo sulle Alpi, scrisse: "tempo desolato, ha piovuto di nuovo tutta la notte e tutta la mattina, fa freddo come in inverno, c'è già neve profonda sulle colline più vicine...". La svolta nelle indagini è arrivata con il recente sviluppo di tecniche per "estrarre frammenti di cenere microscopici dalle carote di ghiaccio polari e condurre analisi chimiche dettagliate su di essi: questi frammenti sono molto piccoli, circa un decimo del diametro di un capello umano", osserva il primo autore dello studio, Will Hutchison. "Abbiamo analizzato la chimica del ghiaccio a una risoluzione temporale molto elevata. Questo ci ha permesso di individuare il momento preciso dell'eruzione nella primavera-estate del 1831, confermare che fosse altamente esplosiva e quindi estrarre i piccoli frammenti di cenere. Trovare la corrispondenza ha richiesto molto tempo e un'ampia collaborazione con colleghi di Giappone e Russia, che ci hanno inviato campioni raccolti decenni fa" dai vulcani delle isole Curili nell'oceano Pacifico. "Quando abbiamo analizzato e comparato in laboratorio le due ceneri, una dal vulcano e una dalla carota di ghiaccio, è stato un vero momento di illuminazione". Studiare simili eruzioni è fondamentale per mappare e monitorare le regioni del pianeta dove è maggiore il rischio di eruzioni che possono alterare il clima. "Ci sono così tanti vulcani come questo - sottolinea Hutchison - che sarà difficile prevedere quando o dove potrebbe verificarsi la prossima eruzione di grande portata. Come scienziati e come società, dobbiamo considerare come coordinare una risposta internazionale quando si verificherà".

F.Jackson--ThChM