

Testata su topi nuova terapia per tumore più comune nei bambini
Meno tossica e più efficace,prevede la combinazione di 2 farmaci
È stata sperimentata nei topi e in cellule umane coltivate in laboratorio una nuova terapia contro il tumore più comune nei bambini, la leucemia linfoblastica acuta di tipo B: la cura prevede la combinazione di due farmaci che portano alla morte le cellule maligne, e promette di essere molto meno tossica di quelle attuali, che solitamente prevedono anni di chemioterapia, e più efficace per adolescenti e adulti, nei quali i risultati sono spesso peggiori. Lo afferma lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications guidato dall'Università britannica di Cambridge, che punta ora ad iniziare le sperimentazioni cliniche su pazienti. La leucemia linfoblastica acuta di tipo B è un tumore del sangue aggressivo che coinvolge i linfociti B, dei globuli bianchi che svolgono un importante ruolo nel sistema immunitario. È caratterizzata da un accumulo incontrollato di linfociti B immaturi nel midollo osseo e nel sangue, che può anche diffondersi ad altri organi. I trattamenti si concentrano sulla distruzione di queste cellule maligne e allo stesso obiettivo hanno puntato anche i ricercatori coordinati da Brian Huntly e Simon Richardson: in questo caso, però, la terapia consiste nell'assunzione di due farmaci contemporaneamente, il venetoclax e l'inobrodib. Il venetoclax è già impiegato per curare una patologia correlata, la leucemia mieloide acuta, e agisce costringendo le cellule ad avviare l'apoptosi, una forma di morte programmata. Il problema è che alcune cellule mostrano una mutazione nel gene Crebbp che le rende più resistenti: per questo motivo, gli autori dello studio hanno aggiunto alla terapia anche l'inobrodib, che è in grado proprio di spegnere questo gene. L'esito è anche in questo caso la morte cellulare, ma attraverso un meccanismo diverso chiamato ferroptosi, nel quale le cellule soccombono a causa dei danni estesi alle loro membrane. "Si tratta di risultati molto promettenti - dice Huntly - e siamo ottimisti sul fatto che vedremo effetti simili nei pazienti".
V.Fan--ThChM