The China Mail - Video e film accessibili, Bellaria mette in rete il suo archivio

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Nasce lo schedario digitale del cinema indipendente italiano

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Pellicole, cataloghi, testi, corrispondenze, pubblicazioni, fotografie, cortometraggi che vanno dall'esordio alla regia di Paolo Cognetti ai primi lavori di Luca Guadagnino o Paolo Sorrentino, autori come Antonio Rezza, Flavia Mastrella, filmati che documentano i dialoghi con Alessandro Baricco, Franco Battiato, Stefano Benni. Con molta parte di documenti che sono fino ad oggi rimasti inediti. Crocevia di incontri che hanno fatto la recente storia del cinema italiano, il Bellaria Film Festival, uno dei più prestigiosi festival cinematografici italiani, dedicato alla valorizzazione del cinema indipendente, apre il suo preziosissimo archivio e lo mette a disposizione di tutti. Nasce l'Archivio per il Cinema Indipendente Italiano, un progetto di digitalizzazione, catalogazione e creazione di una piattaforma online open source e partecipativa. Un sorta di enciclopedia del cinema, una "wiki" a metà tra il sito e i social, dove chiunque potrà contribuire liberamente (si sta ancora organizzando la funzione di controllo) aggiungendo informazioni, ricostruendo la storia del Festival e offrendo nuovi spunti di lettura. Il nuovo spazio sarà super-accessibile: "Gli utenti potranno non solo consultare i materiali, ma anche dare vita a un proprio profilo, commentare i film, aggiungere informazioni, segnare parole chiave nei singoli frame, creare liste personalizzate di filmati o scene, condividere post". Negli "scaffali" dell'archivio hanno già trovato posto, digitalizzati, oltre 5.000 titoli, ancora l'opera di catalogazione non è stata ultimata: sono tutti film, selezionati e non, nelle passate edizioni del festival e altro materiale inedito, che verrà svelato agli utenti con nuove pubblicazioni a cadenza settimanale e che ha per protagonisti artisti di caratura internazionale. "È uno strumento importante perché quello si apre sarà un contenitore non solamente del racconto del cinema indipendente, un po' del cinema a tutto tondo" osserva la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, che ha aperto le porte del Collegio Romano per la presentazione del progetto al sindaco di Bellaria Igea Marina e presidente dell'Archivio per il Cinema Indipendente Italiano Filippo Giorgetti e di Sergio Canneto, amministratore Approdi, ente gestore dell'Archivio per il Cinema Indipendente Italiano e a Alessandro Gagliardo, ricercatore e progettista, l'architetto dell'archivio digitale. Un progetto che, ha notato Borgonzoni, aggiunge "un tassello alla memoria condivisa, a quel patrimonio della memoria che è fondamentale tutelare perché alla fine quello che noi tramandiamo sono quelle radici forti di cui spesso si parla" e che si traduce nei festival come quello di Bellaria "che è cresciuto e si è sviluppato negli anni, che ha visto personaggi incredibili passare da quel palcoscenico: molti che ora sono conosciutissimi e che a quel tempo erano agli inizi della loro carriera". Di loro, come l'inedito di Baricco e Battiato, riemergono testimonianze ma, nota Borgonzoni, "sono tantissime le pellicole e gli audio che ogni giorno nel mondo si perdono e che ciò vuol dire perdere una parte della nostra memoria: per cui fare il lavoro di recupero e di riconsegna di questa memoria alle future generazioni è fondamentale". Diretto nel tempo da figure di spicco come Morando Morandini, Enrico Ghezzi, Gianni Volpi, Roberto Silvestri, il Bellaria Film Festival dal 2022 ha affidato la direzione organizzativa ad Approdi.

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J.Liv--ThChM